Video integrale della cerimonia - Una laurea in Amministrazione e Direzione Aziendale per un grande capitano d’industria. Questo lo spirito di fondo della cerimonia con cui oggi l’Università di Parma ha conferito in Aula Magna la Laurea magistrale honoris causa in Amministrazione e Direzione Aziendale ad Alberto Chiesi, Presidente di Chiesi Farmaceutici, alla presenza di un folto pubblico che ha lungamente applaudito l’imprenditore parmigiano.

“Alberto Chiesi, capitano d’azienda, aperto alla cultura europea e internazionale, attento all’innovazione ma, al contempo, testimone di quanto realizzato con e grazie al proprio territorio, è un imprenditore che ha sempre ricercato un costante miglioramento nei prodotti e nei processi, coniugando una ricorrente attenzione al merito a una prassi che riconosce nell’inclusione e nella solidarietà due ingredienti decisivi per il successo di un’impresa”, ha spiegato nella sua introduzione il Rettore Loris Borghi, che ha poi concluso rivolgendosi direttamente ad Alberto Chiesi: “Sono particolarmente felice di celebrare questa laurea ad honorem, in quanto rappresenta un giusto riconoscimento per quanto realizzato da Lei e dalla Sua famiglia in questi ultimi quaranta anni di intenso e produttivo lavoro. E annoto che la spontanea ed entusiastica presenza di tante persone qui oggi è la dimostrazione migliore di quale sia la gratitudine e l’affetto che vengono riconosciuti a Lei e alla Sua famiglia per quanto realizzato nel tempo a favore della nostra comunità”.

La motivazione del conferimento è stata letta da Luca Di Nella, Direttore del Dipartimento di Economia: “Alberto Chiesi ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del Gruppo da lui guidato – ha detto - per il rilevante apporto fornito nella definizione di strategie di sviluppo di successo che si sono tradotte in una straordinaria opera di innovazione di prodotto e di processo nel settore farmaceutico, realizzata mediante un costante impegno in tema di sostenibilità ambientale e sociale”.

È spettato invece a Guido Cristini, Professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese, pronunciare la laudatio. “Il conferimento della laurea ad honorem in Amministrazione e Direzione Aziendale ad Alberto Chiesi nasce dal riconoscimento dei suoi meriti nel campo del governo dell’impresa e delle opzioni di natura strategica e gestionale nel tempo intraprese, che hanno consentito al Gruppo Chiesi di rappresentare oggi una delle realtà di assoluta eccellenza nel settore farmaceutico a livello mondiale”, ha esordito Cristini,  ripercorrendo poi la storia e i successi del Gruppo Chiesi e soffermandosi più avanti su Alberto Chiesi imprenditore e manager: A valle della fotografia del Gruppo che si è brevemente tratteggiata, appaiono assolutamente evidenti i meriti imprenditoriali e manageriali che vanno riconosciuti ad Alberto Chiesi e che affondano nelle doti che lo connotano”. Tra queste – ha sottolineato Cristini – tre le doti caratterizzanti: “intuito, perseveranza e riservatezza”.

Il neodottore magistrale Alberto Chiesi si è detto “molto grato” per la laurea, “che per me – ha osservato - rappresenta un riconoscimento per tutte le persone della nostra Azienda, per la loro dedizione alla ricerca, innovazione e produzioni avanzate, la loro capacità di espandersi internazionalmente, il loro impegno per una buona organizzazione aziendale”.

La sua lectio, intitolata “Un’industria farmaceutica italiana”, è stata incentrata sulla Chiesi e sui valori che l’hanno sempre contraddistinta: l’attenzione alla qualità, l’importanza delle persone (“le persone sono state, e saranno anche in futuro, la principale risorsa dell’azienda”), l’imprescindibilità del lavoro di squadra (“nessuno fa un’impresa da solo”), il ruolo fondamentale della ricerca. “L’idea che ci ha guidato è stata quella di essere riconosciuti come Azienda farmaceutica internazionale incentrata sulla ricerca, capace di sviluppare e diffondere soluzioni terapeutiche innovative che possano contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone”, ha spiegato Chiesi, che più avanti ha aggiunto: “Il mio ruolo, in questa storia, credo sia stato quello del più anziano; che sia consistito, soprattutto, nel cercare di intuire e concretare, insieme con gli altri manager, le iniziative, le idee, le proposte per la crescita e l’innovazione. In questo sono stato aiutato al massimo dagli altri membri della mia famiglia”.

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