Sono andati a Nicola Armillotta, Francesco Cornetti, Francesca Ferrari, Ilda Ristani, Danilo Santoro e Annalisa Verrillo, studenti dei corsi di laurea magistrale in Ingegneria Elettronica, Ingegneria Gestionale e Ingegneria Meccanica dell’Università di Parma, i premi di studio finanziati da Barilla per studenti in mobilità internazionale nell’ambito del Progetto Erasmus per l’anno accademico 2017-2018, consegnati questa mattina nell’Auditorium dell’Academia Barilla.

Sono intervenuti alla Cerimonia Ruggero Rabaglia, Hr Director Supply Chain Job Family Barilla, Sara Rainieri, Delegata del Rettore per l’Orientamento in uscita e Politiche di raccordo con il mondo del lavoro/job placement, Antonio Copercini, Chief Supply Chain Officer di Barilla, e Maria Cristina Ossiprandi, Pro Rettrice con delega per l'Area Didattica e Servizi agli studenti. Particolarmente coinvolgenti le testimonianze di tre degli studenti premiati dell’a.a. 2016-2017, Ilaria Bolsi, Daniela Matalone e Alberto Raffi, sull’esperienza Erasmus appena conclusa. Subito dopo, hanno preso la parola Nicola Armillotta e Ilda Ristani, due dei sei vincitori di questa seconda edizione.

I premi di studio sono stati finanziati da Barilla nell'ambito del Network Università di Parma-Impresegrazie a una convenzione, siglata con l’Università di Parma, rivolta a studenti di alcuni corsi di laurea magistrale di Ingegneria. Obiettivo della convenzione è quello di incentivare la mobilità internazionale degli studenti durante il percorso degli studi universitari, in particolare sostenendo il programma Erasmus.

Grazie al contributo erogato da Barilla, che in passato ha già sostenuto significativamente la crescita dei corsi di studio di Ingegneria dell’Università di Parma, i sei studenti selezionati riceveranno un contributo finanziario (300 euro al mese per un massimo di sei mesi) che integrerà la borsa di studio Erasmus, per supportare le spese che i giovani sono chiamati a sostenere durante l’esperienza all’estero.

Tra i criteri adottati per selezionare i vincitori sono stati considerati il curriculum universitario, le conoscenze linguistiche, la curiosità intellettuale, la motivazione e l’interesse per la mobilità internazionale e per una carriera professionale nel settore dell’industria alimentare e, infine, la coerenza tra la sede estera di destinazione e gli interessi del gruppo industriale Barilla.

Modificato il