Parma, 1° marzo 2018 – Una squadra di sei studenti del corso di laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing (TRADE) e del corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università di Parma ha conquistato il terzo posto alla VI Competizione Nazionale di Mediazione e Negoziazione (CIM) che si è svolta all’Università Statale di Milano dal 22 al 24 febbraio scorsi.                                                                        

Dopo essersi aggiudicata l’anno scorso il Premio Speciale per la capacità di lavoro di squadra, quest’anno Parma sale ancora più in alto, ex aequo con l’Università Bocconi. Seconda l’Università di Bergamo e al primo posto la Statale di Milano.

Durante i tre giorni mozzafiato si sono sfidate 22 squadre di altrettante università italiane attraverso 5 match di 70 minuti ciascuno. I giudici – mediatori professionisti, avvocati e commercialisti – hanno valutato ciascuna squadra per alcune capacità specifiche: capacità di perseguire i propri obiettivi, capacità di cooperazione di squadra, esplorazione degli interessi della controparte, miglior discorso di presentazione del problema e altro ancora.

Il Premio è ancora più significativo, se si pensa che quella di Parma è stata l’unica squadra che non comprendeva solo studenti di Giurisprudenza, ai quali si rivolge tradizionalmente la Competizione, promossa dalla Camera Arbitrale e dall’Università Statale di Milano.

L’iniziativa parte dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, come ci spiega la prof.ssa Cristina Ziliani, Presidente della laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing dell’Ateneo: «La Mediazione è un importante approccio alla risoluzione delle dispute e alla conclusione delle trattative che sempre di più deve far parte del bagaglio dei cittadini e a maggior ragione di chi si occupa di trattative commerciali, di marketing e di business in generale».

La laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing, realtà di eccellenza nel panorama nazionale (attrae il 60% dei propri studenti da fuori regione), sta investendo da alcuni anni nello sviluppo delle competenze dei propri studenti in questo ambito e ha istituito da quattro anni un Laboratorio di Negoziazione, al cui interno viene selezionata una squadra di sei studenti per la Competizione Nazionale. Nelle tre passate edizioni la squadra ha registrato buoni piazzamenti, sempre entro il decimo posto, e ha vinto un Premio Speciale: quest’anno finalmente sale sul podio, accanto ad atenei dove la Mediazione ha una tradizione di insegnamento più che ventennale.

Al Laboratorio, che conferisce 4 CFU, hanno partecipato una ventina di studenti di Trade e Giurisprudenza selezionati con appositi colloqui, che si “allenano” alla negoziazione sotto la guida di sei coach esperti. Le lezioni sono quasi esclusivamente pratiche, realizzate tramite role play. L’iniziativa si è potuta realizzare anche quest’anno grazie alla collaborazione e all’impegno diretto profuso dai mediatori professionisti di Geo.Cam. - Marina Malori, Giuseppe Iamiglio, Stefano Tommasini -, all’esperto e formatore sulle tecniche di negoziazione e vendita David Finardi di Sinapsi Group, agli avvocati e mediatori Paolo Lannutti e Ilaria Patta, che hanno fatto da coach alla squadra di Parma preparandola con un training “sul campo” intenso ed entusiasmante. Un grazie sentito va ai proff. Cristina Coppola e Massimo Montanari, che hanno coinvolto gli studenti di Giurisprudenza promuovendo attivamente e sostenendo l’iniziativa, e al Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali prof. Luca Di Nella, che ha creduto da subito, nel 2014, nella bontà dell’iniziativa e ogni anno la rende realizzabile.

«Le simulazioni di vere negoziazioni che abbiamo svolto settimanalmente, o anche più spesso, da novembre a febbraio, affrontando non solo altri studenti, ma anche professionisti ed avvocati, ci hanno permesso di sviluppare le capacità verbali, l’osservazione dell’interlocutore, la gestione del tempo, il controllo della comunicazione corporea e ovviamente la risoluzione “nei contenuti” delle situazioni oggetto di negoziazione: è stato molto impegnativo ma ho appreso capacità che rimarranno mie per sempre», spiega uno studente membro della squadra. Alcuni partecipanti al Laboratorio hanno scoperto nella Mediazione una possibile vocazione professionale; altri faranno del premio CIM il fiore all’occhiello del proprio curriculum, nel proporsi per ruoli di Marketing e Commerciali, dove le competenze negoziali sono essenziali.

Ma il senso del Laboratorio va anche oltre. «L’approccio di Mediazione insegna ad affrontare le sfide della vita, non solo lavorativa, ma di cittadini e di esseri umani, con uno sguardo nuovo - ricorda la prof.ssa Ziliani. Ci insegna ad avvicinarsi al tavolo negoziale “non con un coltello che taglia, ma con un ago che cuce”: questa è la forma mentis che vogliamo contribuire a sviluppare nei nostri studenti».

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