L'economista con il sorriso - In ricordo di Francesco

ricordo

29 dicembre 2022 - A un anno dalla scomparsa del prof. Francesco Daveri, il Dipartimento ha realizzato un piccolo contributo alla sua memoria: il libro "L'economista con il sorriso" (D. Fornari, M. Menegatti, G. Soda). Il libro non viene venduto al pubblico, ma può essere liberamente scaricato on line al link L'ECONOMISTA CON IL SORRISO

"Francesco Daveri è mancato il 29 dicembre del 2021. La notizia della sua scomparsa ha generato un profondo sgomento sia in chi sapeva della sua malattia sia in chi, per la discrezione sua e della sua famiglia, non ne era a conoscenza. A questo sentimento, privato e individuale, si è poi affiancata una forte condivisione, che è rapidamente cresciuta quanto più risultava chiaro che lo sgomento era comune a tanti. Tantissime persone, che conoscevano Francesco per motivi e in ruoli diversi, si sono, infatti, unite nel cordoglio, testimoniando con mezzi e in contesti differenti il loro ricordo e il loro affetto per lui. L’ insieme di queste testimonianze ha reso evidenti a ciascuno di noi aspetti che non conoscevamo della vita e dell’attività di Francesco, mostrandoci quanto, al di là della nostra esperienza individuale, la portata e l’articolazione della sua figura umana e professionale fosse significativa.

Francesco Daveri è stato uno studioso eclettico e di grande qualità, che si è occupato di temi diversi nella sua carriera, lasciando una traccia indelebile in tanti campi, fra cui, soprattutto, gli studi sulla crescita e la produttività. Ma Francesco è stato anche uno straordinario docente, capace di attirare l’attenzione e l’interesse dei suoi studenti, mostrando loro il legame fra le teorie più complesse e le scelte economiche della vita reale e creando sempre una straordinaria empatia con tutte le sue classi. E Francesco è stato anche un magnifico divulgatore, che è riuscito, con i suoi interventi sui quotidiani, in programmi di approfondimento e su tutti i media, a rendere semplici e comprensibili al pubblico non specializzato problemi articolati e specialistici, senza farne perdere lo spessore e il significato. Francesco, infine, ha sempre colpito per i suoi tratti umani e, in particolare, per la sua capacità di creare con tutti un rapporto paritario, di mostrare una sincera curiosità per gli altri e per il loro lavoro e di saper avere sempre rigore e serietà, pur riuscendo a guardare a sé stesso e alle cose con l’ironia e la leggerezza di quel suo sorriso che tutti quelli che lo hanno conosciuto non potranno dimenticare e che, per questo, dà anche il titolo a questo libro.

Tutti questi aspetti della figura di Francesco Daveri sono stati ricordati in una giornata, organizzata dalla tre Università dove Francesco ha svolto il percorso principale della sua carriera: l’Università di Parma, l’Università Cattolica di Piacenza e l’Università Bocconi di Milano. La giornata si è svolta a Piacenza, la sua città natale, il 6 maggio 2022. Francesco ha sempre colpito per i suoi tratti umani e, in particolare, per la sua capacità di creare con tutti un rapporto.

Questo libro, che raccoglie gli interventi di quella giornata, vuole lasciarne una testimonianza duratura, con lo scopo di permettere, anche a chi non ha potuto parteciparvi, di ricordare insieme a noi Francesco, ma anche e soprattutto con l’obiettivo di farne conoscere la figura e l’opera a quelli che non hanno avuto la fortuna di poterle apprezzare. Il libro ripercorre i diversi aspetti dell’attività di Francesco, partendo dal ricordo delle tre Università dove ha lavorato per poi passare a esaminarne la figura come docente e collega, come studioso e come divulgatore. Oltre ai testi dei colleghi che sono intervenuti per parlare di Francesco, il libro contiene anche le testimonianze di alcuni dei suoi studenti, alcuni stralci di suoi lavori scientifici e di suoi articoli divulgativi e si chiude con una sua breve biografia e bibliografia. È una testimonianza che, pur essendo inevitabilmente parziale, cerca di fornire un quadro ampio di ciò che Francesco Daveri ha rappresentato e continua a rappresentare, nella certezza che il ricordo di ciò che Francesco ci ha lasciato non potrà essere dimenticato".

Politica industriale e sviluppo sostenibile

Augusto Ninni 
(a cura di)
Politica industriale e sviluppo sostenibile
 
E' stato pubblicato il secondo volume open source della collana di Dipartimento di Economia Industriale e Applicata. Il libro è stato curato da Augusto Ninni e si intitola Politica industriale e sviluppo sostenibile. Il lavoro raccoglie – ampliati – gli interventi ad un workshop organizzato nella sede di Parma dal Dipartimento di Economia il 3 ottobre 2014 e che ha visto anche la partecipazione di studiosi dell’Università di Ferrara, di Modena-Reggio Emilia, del S.Anna di Pisa e dello Iefe-Bocconi di Milano. Il volume intende fare il punto su alcuni aspetti del legame (complicato) fra politica industriale e sostenibilità dello sviluppo, e non è quindi indirizzato solo ad una platea di studenti. 
 
Dal punto di vista teorico l’unione di due strategie – tornare ad utilizzare la politica industriale come strategia condivisa di crescita economica e adozione di politiche energetiche in grado di rispettare la sostenibilità ambientale – dà luogo alla c.d. green industrial policy, ovvero l’adozione di strumenti di intervento pubblico per la ristrutturazione del sistema economico in direzione della sostenibilità ambientale in aggiunta a obiettivi di crescita, di competitività e di innovazione.

L’unione fra le due strategie può però presentare aspetti anche conflittuali. Gli atti del workshop di Parma analizzano questi elementi. Più in particolare, i cinque contributi proposti nel volume fotografano potenziali, importanti aspetti del rapporto fra politica industriale (più in generale crescita economica guidata dalle istituzioni) e sviluppo sostenibile:

  • il trade-off fra i due concetti nella ricerca di “settori strategici” a livello generale, e la necessità che questo trade-off sia parzialmente compensato a livello innovativo;
  • la possibilità che politiche nazionalistiche non diano luogo ad un gioco a somma zero, ma diano anche risultati favorevoli al raggiungimento di un bene pubblico globale quale il cambiamento climatico;
  • il tendenziale annullamento delle contraddizioni fra incentivi all’operare delle imprese e minimizzazione della loro “impronta” ambientale, grazie all’importante ruolo della certificazione;
  • l’esistenza di tipologie diverse  di rapporto fra i due obiettivi a livello nazionale e a livello locale, e l’importanza in quest’ultimo caso delle istituzioni;
  • l’allargamento/cambiamento del concetto di sostenibilità e gli effetti su di essa (con riferimento al sistema delle imprese) di politiche di aumento della flessibilità del lavoro nella singola impresa (che possono essere considerate un intervento di politica industriale).

 

La trasformazione ‘silenziosa’

Alessandro Arrighetti 
Augusto Ninni
(a cura di)

La trasformazione ‘silenziosa’. Cambiamento strutturale e strategie di impresa nell’industria italiana
Intorno alla metà degli anni novanta alcuni cambiamenti che si stavano sviluppando da tempo nell’industria manifatturiera, secondo dinamiche autonome e percorsi distinti, improvvisamente subiscono una accelerazione e tendono a convergere verso un nuovo modello di produzione. Le caratteristiche essenziali del nuovo paradigma sono l’emergere di un complesso produttivo di natura globale, policentrico sul piano geografico e fortemente interdipendente. Si consolidano, inoltre, forme concorrenziali basate su vantaggi competitivi temporanei che accrescono la volatilità dei mercati e l’instabilità delle traiettorie tecnologiche. Contemporaneamente viene abbandonato un tratto decisivo del precedente modello manifatturiero: si rinuncia alla standardizzazione dei prodotti a favore della ricerca di soluzioni di massima personalizzazione.
Questi elementi e soprattutto la loro combinazione rappresentano le novità di maggior rilievo del mutamento in corso e nello stesso tempo definiscono lo sfondo su cui si proietta l’evoluzione recente del manifatturiero italiano. I segnali della partecipazione del sistema produttivo nazionale a questi processi erano e sono visibili - prima fra tutti la capacità di basare le esportazioni su una elevata, e qualitativamente significativa, capacità di differenziazione del prodotto - anche se talvolta si manifestano con tendenze di natura contrastanti. Tali evidenze comunque non sempre sono state raccolte e discusse, preferendo molti analisti ribadire la più semplice e consolatoria profezia del ‘declino’. La conseguenza è stata che si è trascurato di segnalare l’affiorare e il materializzarsi di una forte eterogeneità delle condotte di impresa che ha preso la forma di una ‘trasformazione silenziosa’ del paesaggio industriale italiano. Questo volume cerca di fornire qualche elemento di riflessione per comprendere le traiettorie del rinnovamento e tentare di identificare i soggetti e le forze che ne saranno parte attiva (e quelli che tendenzialmente ne verranno esclusi).
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