Giovanni Ceccarelli, professore associato di Storia Economica del Dipartimento di Economia, sarà Visiting Fellow dell’Università di Princeton per il primo semestre 2016/17.

Ceccarelli sarà affiliato allo Shelby Cullom Davis Center for Historical Studies, istituto fondato nel 1968, presso il Dipartimento di Storia, con un finanziamento ad hoc dell’Università di Princeton.

L’Università di Princeton è tra le più prestigiose al mondo(collocandosi al 7° posto nella classifica Times Higher Education, al 6° nello Shanghai Ranking e al 4° della Forbes America’s Top College), potendo vantare tra i suoi docenti e laureati oltre 40 premi Nobel, tra cui Albert Einstein e più di recente l’economista Paul Krugman. Nota per essere la più selettiva università statunitense (il tasso di ammissione è pari ad appena il 7,4% delle domande), Princeton annovera tra i suoi laureati più celebri Michelle Obama e il fondatore di Amazon Jeff Bezos.

Il Dipartimento di Storia è noto per le sue eccellenze nell’ambito degli studi sul Rinascimento e sulla Storia delle scienze; tra i suoi docenti più celebri vanno ricordati - oltre ai professori emeriti Peter Brown, Robert Darnton e Natalie Zemon Davis - Anthony Grafton, Harold James e Jeremy Adelman.

Quella presso lo Shelby Cullom Davis Center for Historical Studies è una Visiting Fellowship altamente selettiva conferita a studiosi scelti tra decine di candidature; negli ultimi 15 anni solo due studiosi italiani hanno ottenuto questa posizione. L’affiliazione è offerta per sviluppare una ricerca sul tema che ogni due anni è individuato come ambito principale di studio del Dipartimento di storia di Princeton. Si tratta quindi di un lavoro di squadra che coinvolge numerosi studiosi intorno al medesimo argomento. I risultati del lavoro di studio vengono poi presentati e valutati nell’ambito di un ciclo d’incontri seminariali.

Ceccarelli svilupperà un progetto intitolato “Risk, Culture, and Business in Renaissance Florence” in cui avrà modo di proseguire una linea di ricerca che lo vede impegnato da anni. L’indagine vuole migliorare la comprensione di come - in altre epoche e in contesti culturali differenti dal nostro – venisse percepito il rischio. Ambito privilegiato d’analisi saranno la Firenze rinascimentale e il suo mercato assicurativo, un contesto ideale per testare se le più recenti teorie sull’antropologia del rischio e sulla scelta in condizioni d’incertezza possano dare un contributo alla ricerca storica. In particolare, saranno studiate le interazioni tra quanti – come giuristi, teologi e matematici - affrontavano la questione da un punto di vista teorico e quanti - come gli uomini d’affari - lo facevano nella loro quotidiana attività economico-finanziaria. L’auspicio è che lo studio del passato possa offrire utili spunti alle attuali ricerche nell’ambito della finanza comportamentale.

 

 

CV Giovanni Ceccarelli

Giovanni Ceccarelli (1969) è professore associato di Storia economica all’Università di Parma (Dipartimento di Economia) e Chercheur associé del Centre d’études des mondes modernes et contemporaines dell’Université Bordeaux 3. Laureato nel 1997 all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il Dottorato di Ricerca all’Università Bocconi di Milano (2002). Prima di arrivare all’Università di Parma come Ricercatore in Storia economica nel 2005, ha avuto una borsa biennale post-dottorato all’Università di Padova.

Attualmente è titolare d’insegnamenti nel CdL magistrale in lingua inglese International Business and Development e nel CdL triennale Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Tra il 2005 e il 2015 ha tenuto insegnamenti nelle Facoltà di Agraria, Economia e Scienze politiche, Ha preso parte a tre Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale ed è attualmente coinvolto in un due progetti competitivi finanziati rispettivamente dall’European Research Council e dalla Region Aquitaine. È membro del Comitato Scientifico della rivista “Storia economica” e della “Fondazione Mansutti. Centro di storia dell’assicurazione”.

I suoi principali interessi di ricerca includono: 1) tecniche e strumenti di gestione del rischio tra Medioevo e prima Età moderna; 2) pensiero economico medievale, anche in proiezione comparata tra cristianesimo e islam; 3) storia dell’alimentazione e dei prodotti tipici; 4) storia del gioco d’azzardo e delle attività sportive; 5) retail e tecniche di marketing nell’epoca della prima globalizzazione. Su questi temi ha co-curato una raccolta di saggi (Peter Lang), pubblicato due monografie (per Il Mulino e Marsilio) e circa 40 saggi in italiano, inglese e francese, diversi dei quali su riviste internazionali ed editori stranieri. Ha partecipato su invito a numerosi convegni nazionali ed internazionali, organizzati tra l’altro dall’Università di Harvard, dalla London School of Economics, dall’École des hautes études en sciences sociales di Parigi.

 

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