Parma, 29 luglio 2022 - Il progetto di rete universitaria europea iniziato nel corso del 2020 è ora una realtà: “EU GREEN - European University Alliance for Sustainability, Responsible Growth, inclusive Education and Environment”, di cui l’Università di Parma è Ateneo co-fondatore, è da ieri una delle 4 nuove alleanze approvate dalla Commissione Europea nell’ambito dell’azione “European Universities” del Programma ERASMUS+ 2021/2027. «Un risultato importantissimo, per il quale c’è davvero grande soddisfazione – commenta il Rettore dell'Università di Parma Paolo Andrei –. EU GREEN è un'iniziativa dalle enormi potenzialità sul versante dello sviluppo internazionale per tutta la nostra comunità universitaria, che guarda alla sostenibilità in tutte le sue forme e che punta a un gioco di squadra non solo fra Atenei ma fra territori: un'ottima opportunità di crescita per tutti i partner coinvolti».Coordinati dall’Universidad de Extremadura (Spagna), gli Atenei europei partner sono nove: oltre all’Università di Parma, l’Institute of Technology Carlow (Irlanda), la Otto von Guericke University of Magdeburg (Germania), l’Université de Angers (Francia), la Universidade de Évora (Portogallo), la University of Gävle (Svezia), la Universitate din Oradea (Romania) e la Wroclaw University of Environment and Life Sciences (Polonia). L’obiettivo comune è la creazione di uno spazio europeo di istruzione superiore che abbia come priorità la sostenibilità in tutte le sue dimensioni (didattica, ricerca, terza missione, vita studentesca e internazionalizzazione): una rete che si prefigge un migliore servizio a studenti e studentesse e ai rispettivi territori, lavorando insieme per aumentare e promuovere la sostenibilità e affrontare le principali sfide sociali individuate degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, favorendo la crescita di una società più equa e lo sviluppo di un'economia più equilibrata e di un ambiente più sostenibile.«Se l’incontro tra i Rettori ad Angers nel settembre 2021 – continua Paolo Andrei – aveva sancito la volontà delle istituzioni partner di sostenere la crescita della rete anche in caso di mancata approvazione, ora l'ufficializzazione in sede comunitaria ne sottolinea la qualità e ne suggella l'esistenza, rappresentando un riconoscimento di grande rilievo». Una vera e propria “investitura” da Bruxelles, con la quale la Commissione dimostra di voler sostenere lo sviluppo di un “campus europeo” all’interno del quale studentesse, studenti, docenti, ricercatrici, ricercatori e personale tecnico amministrativo potranno in futuro muoversi liberamente e condividere attività e modelli di formazione, ricerca e gestione.Per l’Università di Parma lo sviluppo del progetto è stato seguito dal Delegato per le Reti Universitarie Giorgio Pelosicon la collaborazione di un gruppo di lavoro appositamente predisposto, composto dai Prorettori Roberto Fornari, Sara Rainieri e Fabrizio Storti, dal Delegato alle Relazioni internazionali Guglielmo Wolleb, dalla Dirigente dell’Area Didattica, Internazionalizzazione e Servizi agli Studenti Anna Maria Perta, dal Responsabile della UO Internazionalizzazione Alessandro Bernazzoli, da Elena Raschiani della UO Progettazione Didattica e Assicurazione della Qualità e da Theonil Lugo Arrendell, Ermelinda Ferrarese e Loredana Gianolini della UO Internazionalizzazione. Insieme a loro, tutto l’Ateneo ha profuso grande impegno per la definizione delle linee programmatiche insieme agli altri partner europei.La presenza di Parma vedrà il coinvolgimento attivo anche di altre importanti realtà territoriali che, a diverso titolo, hanno offerto la loro disponibilità a collaborare attivamente: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di parma, EFSA, Barilla, “Parma io ci sto!”, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali, Dallara Group, Fiere di Parma, Fondazione Collegio Europeo.