Parma, 12 dicembre 2019 – L’Università di Parma ha premiato ieri il personale in quiescenza che ha ricevuto dal Rettore Paolo Andrei un attestato di benemerenza e una medaglia per il servizio prestato all’Ateneo.

La cerimonia si è svolta nel pomeriggio all’Auditorium Paganini, ed è stata seguita dallo scambio degli auguri di Natale dell’Ateneo con i dipendenti.

È stato il Rettore a fare gli onori di casa e a consegnare i riconoscimenti a docenti e personale tecnico amministrativo. Attestati e medaglie per 141 ex dipendenti, tra i quali 16 docenti.

«Vogliamo esprimere la nostra riconoscenza verso tante persone che hanno fatto sì che la nostra Università sia sempre protesa verso il futuro ma al tempo stesso abbia radici molto solide. Una comunità che voglia essere tale non può non riconoscere il valore e l’impegno di tante persone che ci hanno preceduto, e il valore di un percorso che ci ha portato fin qui oggi e che ci porterà verso nuovi obiettivi», ha detto il Rettore Paolo Andrei, che ha poi ricordato la cerimonia di apertura dell’anno accademico di una decina di giorni fa all’Auditorium Paganini, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «In quell’occasione ho sentito un forte senso di riconoscenza verso tutte le persone che hanno permesso a questa Università di raggiungere traguardi importanti. In effetti siamo una grande Università. E non mi stanco mai di ripetere che sono le persone che fanno la differenza».

Il personale tecnico amministrativo che ha ricevuto l’attestato è quello andato in quiescenza da ottobre 2013 all'11 dicembre 2019, mentre per il personale docente e ricercatore si tratta di coloro che sono andati in pensione da quest'anno, cioè dal primo novembre 2019.

La cerimonia si è chiusa con un concerto dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini, diretta dal Maestro Ciaran McAuley, che ha eseguito un programma musicale pensato appositamente per l’occasione, ed è stata seguita da un breve momento conviviale, occasione per lo scambio degli auguri di Natale.

«Anche questo– ha commentato il Rettore – non è un fatto formale. Farsi gli auguri per Natale e l’anno nuovo vuol dire essere consapevoli che abbiamo da lavorare molto, che abbiamo impegni sfidanti e obiettivi importanti da raggiungere: farci gli auguri vuol dire che vogliamo affrontare insieme questo percorso».

Modificato il