In un mondo dove l’attività ludica è ormai parte integrante della quotidianità di tutte le età, il gioco diventa anche uno strumento potente per fare ricerca, apprendere, comunicare e costruire relazioni. Anche per quest'anno il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali parteciperà alla Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, prevista a Parma venerdì 26 settembre, con l'iniziativa dal titolo "Il potere del gioco: tra ricerca, emozioni e futuro" promossa insieme al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e di cui sono referenti i proff. Roberto Di Paolo e Mariangela Scarpini.

L’attività proposta da DSEA e DUSIC coinvolge il pubblico generale – bambini, ragazzi e adulti – in esperienze ludiche guidate da ricercatori ed esperti, con giochi da tavolo e digitali progettati e/o selezionati per raccontare il valore educativo, sociale e trasformativo del gioco. Nell'area allestita all'interno dell'Aula O del Plesso Aule delle Scienze Pad. 25 l'ingresso è libero e aperto a tutti dalle 17 alle 21

Attraverso dimostrazioni, sessioni di gioco e momenti di riflessione, i partecipanti potranno esplorare: 

  • come il gioco possa essere usato per comunicare e insegnare concetti sia semplici che complessi (Game Science);
  • come gli e-sport possano diventare spazi di incontro tra generazioni e strumenti di inclusione, attraverso anche la testimonianza di pro-players (Progetto PRIN “SECHURESPORTS”);
  • come il gioco possa rappresentare una risorsa concreta nei contesti più fragili della nostra società, come dimostra il progetto “La Valigia di Marco e Anna”. 

L’evento è realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca per gli Sports, e-Sports e Games e il Parma Calcio spa, e nasce anche per valorizzare i risultati della ricerca universitaria e il loro impatto sociale, culturale e educativo. Partecipare significa non solo giocare, ma scoprire quanto il gioco possa costruire ponti tra persone, generazioni e mondi diversi. L’attività è supportata dagli studenti del DUSIC (futuri educatori).

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