L’Università di Parma è terza a livello nazionale tra i “grandi Atenei”. È l’esito della classifica stilata dal Censis e pubblicata oggi sul quotidiano “Repubblica”, nella quale Parma sale sul podio nazionale nella categoria riservata agli Atenei con un numero di studenti compresi tra 20.000 e 40.000. Il punteggio complessivo ottenuto dal nostro Ateneo è 89,60: l’Università di Parma migliora di una posizione (era quarta l’anno scorso) e si piazza a soli due punti di distacco dalla seconda classificata (Pavia, con 91.60).La ricerca del Censis ha preso in considerazione vari indicatori:· i servizi offerti agli studenti (ad esempio il numero di pasti in rapporto agli iscritti o i posti letto);· la spesa per le borse di studio erogate;· le strutture messe in campo (ad esempio biblioteche o laboratori scientifici);· il grado di "internazionalizzazione", ossia la capacità di attrarre studenti stranieri e la quantità di risorse per la mobilità internazionale;· la comunicazione e i servizi digitali.Tra i parametri presi in esame, il miglior punteggio l’Ateneo di Parma lo fa registrare proprio su comunicazione e servizi digitali, dove conquista un ottimo 109: solo un punto in meno di Perugia (che con 110 punti ha ottenuto il punteggio massimo) e ben 10 punti in più rispetto allo scorso anno.Ma la performance dell’Università di Parma su comunicazione e servizi digitali è da rimarcare anche in senso assoluto, al di là della classifica riservata ai soli grandi Atenei. Se si considerano tutte le classifiche stilate dal Censis (Atenei piccoli, grandi, medi e mega, statali e non statali) solo 4 altri Atenei ottengono 110, quindi Parma risulta quinta a livello assoluto.Per quanto riguarda gli altri parametri, Parma ha riportato 93 punti nelle strutture, 85 nell’internazionalizzazione, 81 nelle borse, 80 nei servizi.“Le strategie che l’Ateneo ha messo in campo per migliorarsi e per costruire un’offerta di qualità e al passo con i tempi e con le esigenze del mercato, stanno dando i loro frutti; l’ottimo terzo posto nella classifica del Censis lo testimonia – commenta il Rettore Vicario Giovanni Franceschini -. È chiaro, comunque, che questo è solo un traguardo di tappa: il lavoro non si ferma certo qui. Tutto l’Ateneo è impegnato in un’ottica di miglioramento continuo, per raggiungere standard all’altezza dei nostri obiettivi. Da Rettore Vicario con delega ai sistemi informativi sono particolarmente contento della performance riportata dalle attività di comunicazione e servizi digitali. Si tratta di un ottimo esempio di come il lavoro di squadra sia premiante per tutto l’Ateneo e di come la strada tracciata dal precedente Rettore prof. Loris Borghi, con lo studente al centro, sia quella da perseguire”.