Parma, 12 novembre 2018 – È un vero e proprio patto territoriale sul food, su alimenti e nutrizione come asset strategico non solo per l’Ateneo ma per l’intero territorio, quello che è stato sancito oggi nell’Aula Magna dell’Università di Parma. Il convegno “La ricerca e la didattica in alimenti e nutrizione: l’investimento dell’Università di Parma” ha ribaditoil ruolo cruciale del food come motore di sviluppo e fulcro di una strategia di sistema. In prima fila proprio l’Ateneo, che su alimenti e nutrizione mira a consolidare il proprio status di punto di riferimento in materia, forte anche della collocazione al centro della Food Valley.«Si tratta di temi cruciali per l’Università e per il territorio, che hanno in materia uno straordinario “know-how” costruito nel tempo. Parma raccoglie importanti competenze scientifiche, tecnologiche, economiche e culturali che ruotano attorno agli alimenti, oltre ad essere sede di alcune di realtà industriali e produttive di livello mondiale. Su questo, tutti insieme, vogliamo lavorare, in una sinergia che non può che essere virtuosa per tutti. E il fatto che qui oggi siamo in tanti fa senz’altro ben sperare», ha detto in apertura il Rettore Paolo Andrei.Con lui per i saluti iniziali l’Assessore a Città internazionale del Comune di Parma Cristiano Casa, l’Assessore regionale a scuola e università Patrizio Bianchi, il Presidente di Fondazione Cariparma Gino Gandolfi, il Vice Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Lauro Riani, il Presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi, il Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni esterne di Barilla Luca Virginio. In collegamento video è intervenuto anche Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione per la salute e lo sviluppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre è stato letto un messaggio di saluto di Gaetana Ferri, Direttore Generale della Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute.Già i saluti istituzionali hanno dato l’idea della volontà comune di costituire un sistema partecipato intorno a temi fondamentali per tutto il territorio. A partire proprio dall’Ateneo: l’Università, sostenuta anche da diverse realtà economiche del territorio parmense e, fin dall'inizio, dall’associazione “Parma, io ci sto!”, ha infatti istituito il Food Project e ha fondato la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione.Il Food Project, presentato dal Coordinatore della Commissione Food Project di Ateneo Gabriele Costantino, Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, intende mettere a sistema tutte le competenze dell’Università nei settori della ricerca, della didattica e della terza missione sulle tematiche legate agli alimenti e alla nutrizione. L’obiettivo è quello di migliorare le prestazioni di ricerca e sviluppo nel settore e di intensificare i rapporti con le aziende, proponendosi come partner per centri di ricerca italiani e internazionali così come per le aziende del settore alimentare che hanno bisogno di capacità e sostegno per l’innovazione.La Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, illustrata dal Presidente Daniele Del Rio, docente di Nutrizione umana, costituisce una realtà unica a livello nazionale e coniuga la vocazione territoriale con una fitta rete di rapporti con vari organismi e atenei nazionali e internazionali. Le attività della Scuola sono rivolte alla valorizzazione di professionalità già affermate e di giovani di talento, proponendo un ventaglio di percorsi formativi altamente qualificati e in grado di arricchire in chiave interdisciplinare il bagaglio di competenze di ciascuno.Food project e Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione sono stati tra gli argomenti della tavola rotonda che ha chiuso la mattinata, moderata da Erasmo Neviani, Professore ordinario di Microbiologia degli Alimenti all’Università di Parma. Sono intervenuti Cesare Azzali, Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, Paolo Borghi, Professore ordinario di Diritto agrario e alimentare all’Università di Ferrara, Silvio Borrello, Direttore Generale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, Andrea Chiesi, Direttore R&D Portfolio Management di Chiesi Farmaceutici, Marco Gobbetti, Professore Ordinario di Microbiologia degli Alimenti all’Università di Bolzano e Rappresentante del Comitato Area “Scienze Agrarie e Veterinarie” nel Consiglio Universitario Nazionale (CUN), Lorenzo Morelli, Direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (DiSTAS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, Alberto Spagnolli, Senior Policy Adviser dell’European Food Safety Authority (EFSA) e Paola Testori Coggi, già Direttrice Generale della Salute e dei Consumatori della Commissione Europea (DG-SANCO).Il Food Project dell’Università di ParmaIl Food Project dell’Università di Parma, promosso dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco e a cui collaborano attivamente tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, intende mettere a sistema tutte le competenze dell’Ateneo nei settori della ricerca, della didattica e della terza missione sulle tematiche legate agli alimenti e alla nutrizione, con l’ambizione di migliorare le prestazioni di ricerca e sviluppo nel settore e di intensificare i rapporti con le aziende. L’elevata qualità della ricerca in ambito alimentare dell’Ateneo si propone di generare non solo trasferimento tecnologico ma anche cultura scientifica, trovando quindi la sua naturale concretizzazione nella formazione continua, a tutti i livelli. I centri di ricerca italiani e internazionali che cercano un partner o una competenza specifica, così come le aziende del settore alimentare che hanno bisogno di capacità e sostegno per l’innovazione, potranno trovare nel Food Project dell’Università di Parma un valido supporto.La Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di ParmaLa Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma, istituita e attivata nel 2018 con il coinvolgimento attivo di tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, rappresenta una realtà unica a livello nazionale. Le sue attività coniugano la vocazione territoriale con una fitta rete di rapporti con vari organismi e Atenei nazionali e internazionali. Le attività della Scuola sono rivolte alla valorizzazione di professionalità già affermate e di giovani di talento, proponendo un ventaglio di percorsi formativi altamente qualificati e in grado di arricchire in chiave interdisciplinare il bagaglio di competenze di ciascuno. L’offerta formativa include master, workshop, summer/winter schools e corsi di perfezionamento, in un contesto internazionale dinamico ed efficiente, in forte sinergia col mondo della ricerca alimentare in tutte le sue possibili declinazioni. Fondamentale per la realizzazione della componente infrastrutturale della Scuola è stato il contributo di diverse realtà economiche del territorio parmense e dell’associazione “Parma, io ci sto!”.