Parma, 20 marzo 2023 – Quali sono le ragioni per cui l’Emilia-Romagna continua a essere una delle regioni più dinamiche e competitive d'Italia? Alla domanda prova a rispondere Franco Mosconi, docente di Economia e politica industriale all’Università di Parma, nel suo ultimo libro Modello Emilia. Imprese innovative e spirito di comunità (Post Editori), che sarà presentato martedì 28 marzo alle 17 al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma (Aula K12 del Polo didattico di Via Kennedy – vicolo Santa Maria).Il programma si aprirà con i saluti istituzionali del Rettore Paolo Andreie del Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Mario Menegatti Seguiranno i saluti di Claudio Rinaldi, Direttore della “Gazzetta di Parma”, e Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost.La presentazione del volume è affidata a un intervento dell’economista Vera Negri Zamagni, Direttrice della Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico della Diocesi di Bologna, che con Stefano Zamagni ha scritto la prefazione. Rita Querzè, giornalista del “Corriere della Sera”, modererà una conversazione con Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla, e Giampaolo Dallara, Presidente di Dallara Group. All’autore del volume saranno affidate alcune considerazioni conclusive.Franco Mosconi è da diversi anni responsabile scientifico del progetto di ricerca sulla “Metamorfosi del Modello emiliano”, che ha dato origine a numerose occasioni di confronto e pubblicazioni. Il volume Modello Emilia. Imprese innovative e spirito di comunità è un ulteriore passaggio in questo percorso. Così lo stesso prof Mosconi scrive nel prologo:“Perché l’export pro capite di questa regione batte inesorabilmente quello di altre grandi regioni industrializzate d’Italia e, in termini assoluti, supera anche quello del Veneto, un tempo “locomotiva d’Italia”? Perché le imprese Champions emiliano-romagnole negli ultimi anni sono cresciute, in termini dimensionali, più delle altre? Perché l’Emilia-Romagna è diventata così tanto in grado di attrarre talenti da registrare in alcune province saldi positivi del movimento migratorio che neppure Milano riesce ad avere? Perché il tasso di occupazione femminile è superiore che nelle altre regioni del nuovo Triangolo industriale? Perché grandi gruppi multinazionali, sia tedeschi sia americani, decidono di localizzare investimenti strategici qui anziché altrove?Attraverso una ricognizione che si sviluppa lungo tutta la Via Emilia, il libro si propone di rispondere a queste domande, cercando di dimostrare perché è oggi possibile tornare a parlare di modello emiliano.È una lettura ragionata di un modello che dell’apertura al mondo ha fatto il suo tratto distintivo, nella consapevolezza che, al contrario dei famosi diamanti della pubblicità, il successo non è dato per sempre”.Programma completo dell’incontro, con possibilità di registrarsiPDFIl programma