Creare nuovi posti di lavoro è l’impegno dell’Università di Parma per l’utilizzo dei fondi che raccoglierà attraverso il “5 per mille”. “Una scelta che conferma l’attenzione dell’Ateneo e della sua governance per il progetto giovani-ricerca-impiego, cruciale per guardare a un futuro avanzato e sostenibile”, spiega il Rettore Loris Borghi.All’interno delle strutture e dei laboratori dell’Università di Parma si svolgono attività di ricerca scientifica di notevole pregio, testimoniate da numerose pubblicazioni sulle riviste scientifiche internazionali e dalle collaborazioni con Atenei stranieri. In tutto questo i giovani possono portare un contributo fondamentale, offrendo passione, idee e creatività. Molti gli ambiti di ricerca nei quali l’Università di Parma è impegnata: Agroalimentare, Economico, Farmaceutico, Giuridico e Politologico, Ingegneria e Architettura, Medico-Chirurgico, Medico-Veterinario, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Umanistico e delle Imprese Creative.Che cos’è il “5 per mille”È la parte dell’imposta IRPEF che ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi (modelli Certificazione Unica, UNICO, 730) versa allo Stato, e che anche quest’anno si può destinare esplicitamente all’Università di Parma. È importante ricordare che se al momento della compilazione della dichiarazione dei redditinon viene espressa la propria scelta, l’importo dovuto confluirà comunque nelle casse dello Stato. Il 5 per mille non funziona in alternativa all’ “8 per mille”, ma in aggiunta.Come dare il proprio “5 per mille” all’Università di ParmaPer dare il proprio contributo all’Università di Parma basta segnalarlo al proprio commercialista o al CAF al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi e firmare il riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università”, indicando il codice fiscale dell’Università di Parma 00308780345.