L’Università di Parma è tra i protagonisti dell’articolo “Dottor Food”, uscito oggi su “La Repubblica”. Nel testo, a firma di Corrado Zunino, si punta l’attenzione sulla forte crescita dei corsi di laurea in enogastronomia, riconoscendo all’Ateneo di Parma un primato indiscusso: l’essere stato il primo ad avere portato lo studio del “food” nelle università pubbliche nel 2004, con il corso di laurea in Scienze Gastronomiche.L’offerta dell’Università di Parma in questo settore, ad oggi composta da due corsi di laurea triennali (Scienze e tecnologie alimentari, Scienze gastronomiche) e da un corso di laurea magistrale (Scienze e tecnologie alimentari), si arricchirà ulteriormente a partire dal prossimo anno accademico, come annunciato dal Rettore Loris Borghi nella stessa intervista a “Repubblica”: Stiamo investendo su questa branca, Parma è il cuore della Food valley emiliana – ha detto -. Abbiamo portato i due corsi triennali al massimo della loro capienza, 240 studenti, tra i quali tre cinesi. Il prossimo anno avremo il quarto corso. Otto laureati su dieci in Enogastronomia trovano posto entro il primo anno”.Il nuovo Corso di Laurea sarà “Food System: Management, Sustainability and Technologies” (classe L-18 Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale); sarà coordinato dal Dipartimento di Economia in collaborazione con i Dipartimenti di Bioscienze e Scienze degli Alimenti. Presidente del Consiglio di Corso di laurea sarà il prof. Guido Cristini.Altra novità nell’offerta formativa 2016-17 sarà un secondo corso di laurea triennale, nell’ambito della comunicazione: “Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative” (classe L-20 Scienze della Comunicazione), coordinato dal Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società - LASS e in particolare dal prof. Michele Guerra.