«Un posto magnifico, un grande contenitore di cultura», così questa mattina il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini in visita allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, all'Abbazia di Valserena.Accanto a lui il Rettore Loris Borghi, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e le autorità accademiche. Con loro anche Patti Smith, che dopo la laurea ad honorem in Lettere Classiche e Moderne e il concerto al Teatro Regio chiude oggi la sua “tre giorni” a Parma.«Questa è un'occasione importante per l'Italia, per Parma e anche per me. Patti Smith è una delle grandi artiste della musica della mia vita», ha commentato il Ministro, che con l'artista ha poi visitato lo CSAC accompagnato dalla Presidente Francesca Zanella.Patti Smith e il Ministro Franceschini si sono poi spostati al Palazzo del Governatore, dove sono stati accolti dal Sindaco Federico Pizzarotti e dall’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris, per la visita alla mostra di opere fotografiche Higher Learning. La mostra propone circa 120 opere scattate in bianco e nero dall’artista durante i suoi viaggi per il mondo, ed è aperta fino al 16 luglio insieme all’altra esposizione The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni ’70-’80, con immagini legate al clima intellettuale che la stessa Patti Smith ha vissuto nella New York degli anni Settanta e Ottanta.La visita è terminata nella Patti Smith’s Library, nella quale sono raccolte un centinaio di opere letterarie e cinematografiche che hanno ispirato e guidato il lavoro dell’artista nel corso della sua vita: uno spazio dove libri e DVD sono a disposizione del pubblico, che può consultarli sul posto. «Qui mi trovo un po’ come a casa – ha commentato Patti Smith -. In questo spazio infatti ci sono molte delle cose che mi sono care: i libri, i manifesti dei film, gli autori che mi hanno guidato. Ed è bello che tutto questo sia qui a Parma, dove l’altro giorno ho ricevuto la laurea ad honorem dall’Università».Proprio su Parma Patti Smith si è soffermata parlando alla stampa al Palazzo del Governatore: «È una città che mi piace molto, molto accogliente. Non troppo grande né troppo piccola. Elegante ma anche ricca di cultura ed estremamente aperta. Piena di cose belle: musei, archivi, opere d’arte. E anche ristoranti dove si mangia molto bene – ha raccontato -. L’ho potuta conoscere in questi quattro giorni di permanenza, un tempo per me inconsueto perché di solito nei tour mi fermo solo una notte o al massimo due. E sono stata molto bene: ci tornerò senz’altro».