Parma, 20 luglio 2017 - Si sono da poco conclusi a Bydgoszcz, in Polonia, i Campionati Europei U23 di Atletica leggera, dove la nazionale Italiana ha schierato tra i suoi atleti più promettenti tre giovani studenti dell’Università di Parma: Ayomide Folorunso, Sara Fantini e Simone Colombini.Incontenibile è stata la gioia di Ayo Folorunso (il nome in lingua Yoruba significa proprio “gioia”), regina dei 400 ostacoli: dopo un 2016 che aveva proiettato la giovane atleta fidentina sul maggior palcoscenico atletico, con la conquista della semifinale Olimpica a Rio de Janeiro, la stagione outdoor della studentessa di Medicina e Chirurgia era stata guastata da un periodo di stop per infortunio. In un crescendo di confidenza e autorità tra batterie e semifinali, Ayomide si è messa al collo la medaglia d’oro, strappando al contempo il pass per i prossimi Mondiali di Atletica Leggera in programma ad agosto a Londra, fermando il cronometro a 55”82.Purtroppo una “giornata no” segnata dal maltempo e dalla pioggia, non ha permesso alla non ancora 20enne martellista Sara Fantini di esprimere tutto il suo potenziale. La studentessa al primo anno di Scienze della Natura e dell’Ambiente giungeva alla rassegna continentale con tutte le premesse per puntare molto in alto: il 2017 infatti l’ha vista vestire il tricolore assoluto e U23 sia nei campionati invernali che in quelli estivi, vincere il titolo italiano di Campionessa Universitaria a Catania e siglare il record italiano U23 a 68,24 m. Due lanci nulli e la misura di 63,38 m hanno fermato Sara all’undicesimo posto nella finale dei campionati, dopo un’ottima gara di qualificazione con un lancio sopra i 67 m che faceva già sperare al podio.Nei primi 8 d’Europa si è invece classificato Simone Colombini, l’atleta modenese specialista dei 3000 m siepi che frequenta a Parma il primo anno di Civiltà e Lingue Straniere Moderne. Dopo essersi guadagnato la finale nelle batterie di qualificazione con il tempo di 8’52”, Simone si è comportato ottimamente gestendo la gara con maturità agonistica.Si tratta dunque di risultati importanti, ottenuti da giovani che hanno scelto di portare avanti la propria carriera sportiva senza rinunciare per questa ragione ad avere un’istruzione Universitaria, impegnandosi quotidianamente nel far coesistere studio e allenamenti.Risultati che danno ragione alle scelte intraprese dall’ Università di Parma, che attraverso il Delegato del Rettore per lo Sport, Nelson Marmiroli, ha deciso di investire sul supporto alla carriera universitaria degli studenti atleti.Attraverso l’attività di tutorato svolta dalla dott.ssa Maria De Renzi, dello staff del prof. Marmiroli, l’Ateneo sta permettendo a queste eccellenze sportive (cui si aggiungono nomi come Rocco Delsante, Dario Chitti, Giampietro Ribaldi e Gabriele Bizzotto per citarne alcuni, nonché gli studenti impegnati a rappresentare l’Università di Parma ai Campionati Nazionali Universitari) di proseguire gli studi, in pieno rispetto del Protocollo d’Intesa siglato ad inizio anno tra CONI e MIUR, per il sostegno alla carriera universitaria degli atleti di alto livello, impegnando quindi l’Ateneo parmigiano in prima linea su questo fronte.