EMIS intende formare dottori di ricerca in grado di applicare strumenti analitici e computazionali ai dati funzionali per prendere decisioni complesse in ambito economico e gestionale. L’obiettivo è raggiunto integrando - come specificità particolare del corso - gli strumenti di economia, di management e matematico-statistici. Agli studenti è fornita una solida base interdisciplinare e la formazione culturale necessaria per affrontare la specificità metodologica della tematica scelta, individuare una originale prospettiva di ricerca ed elaborare una tesi di dottorato in grado contribuire fattivamente all’avanzamento della conoscenza.

Il corso consente ai partecipanti di affrontare il progetto di ricerca dottorale sia nella prospettiva della teorica economica, sia nella prospettiva della teoria economico-aziendale, abbracciando i contesti di studio precipui degli ambiti teorici di riferimento: economia aziendale, economia e gestione delle imprese, organizzazione aziendale, economia politica, politica economica, economia applicata, economia pubblica, finanza d’azienda, economia degli intermediari finanziari, nonché dei metodi a supporto delle discipline economiche ed aziendali.

L’attenzione è focalizzata su diversi settori dell’economia che sono ambito di interesse sia sul piano accademico, sia sul piano pratico. Pertanto, possono costituire oggetto di ricerca le imprese, le organizzazioni non profit, le aziende ad amministrazioni pubbliche e le istituzioni internazionali.

Le conoscenze e competenze trasferite agli studenti sono atte a garantire una proficua collocazione professionale nel mondo accademico o, alternativamente, presso imprese o amministrazioni pubbliche ed istituzioni internazionali in posizioni a forte connotazione di ricerca nei mercati del lavoro regionale, italiano ed europeo.

Agli studenti sono fornite rigorose basi metodologiche e competenze progettuali funzionali alla realizzazione di attività di ricerca nella tematica di specializzazione del progetto di dottorato. La formazione di sviluppa sia a livello multidisciplinare sia a livello disciplinare.  La formazione multidisciplinare conferisce unitarietà nell’approccio alla ricerca e nella visione dei problemi; la formazione disciplinare associa il dottorando al gruppo di ricerca che assicura le fondamenta epistemologiche coerenti rispetto alla tematica oggetto di analisi. La formazione è svolta attraverso varie tipologie di didattica integrata e ad personam, per acquisire la conoscenza dei problemi e delle tecniche di ricerca specifiche delle tematiche in cui si articola il corso.

Gli obiettivi formativi sono raggiunti strutturando il corso di dottorato nel seguente modo:

  • 1° anno, fondamenti della ricerca con definizione del progetto di ricerca di dottorato;
  • 2° anno, sviluppo della tesi di dottorato con attività di ricerca e eventuale periodo di visiting research presso qualificati Atenei /istituti di ricerca esteri;
  • 3° anno, completamento della tesi di dottorato con attività di ricerca e presentazione a convegni accademici.

Il primo anno è dedicato al trasferimento delle conoscenze di base necessarie per strutturare in modo appropriato il progetto di ricerca e allo sviluppo di soft skills, competenze linguistiche e competenze informatiche.

Dopo aver fornito le basi metodologiche della ricerca scientifica, già a partire dal primo anno e per tutto il secondo anno, il percorso formativo viene progettato ad hoc per ogni singolo studente declinando l’attività, le lezioni e i seminari in coerenza con l’ambito di ricerca scelto. La partecipazione a convegni nazionali e internazionali e la presentazione di studi per la loro potenziale pubblicazione è largamente favorita e supportata a partire dal secondo anno. La stesura della tesi di dottorato diventa, invece, l’impegno principale del terzo anno.

Fortemente incentivato è un periodo di studio all’estero, a partire dal secondo anno del corso, affinché gli studenti possano apprendere tecniche di ricerca avanzate e/o affrontare tematiche di ricerca emergenti rispetto all’ambito scientifico scelto. Tutti e tre gli Atenei in convenzione hanno sottoscritto accordi di collaborazione per la formazione e la ricerca con altre Università estere. Gli studenti possono, pertanto, fare affidamento al network di relazioni internazionali del tutor per individuare la sede all’estero più idonea rispetto agli specifici interessi di ricerca. Per il soggiorno all’estero per attività di ricerca l’importo della borsa è aumentato nella misura del 50% per un periodo complessivamente non superiore a 12 mesi. Questo periodo può essere esteso di ulteriori 6 mesi per i dottorati in co-tutela o attivati ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.M. 226/2021.Il sito web dei corsi di dottorato dell’Università di Parma, e in particolare il Regolamento dei corsi di dottorato dell’Università di Parma contengono informazioni dettagliate sulle modalità per accedere alla mobilità internazionale. È possibile seguire il corso di dottorato in co-tutela con un’Università straniera previo accordo con il tutor e il coordinatore e stesura di una convenzione tra le due Università. La co-tutela può essere attivata, previa approvazione del Collegio dei Docenti, a favore di studenti iscritti al primo o al secondo anno di corso, al fine di consentire lo svolgimento del programma di ricerca presso entrambi le sedi contraenti.

A ciascun dottorando è assicurato, in aggiunta alla borsa e nell'ambito delle risorse finanziarie esistenti nel bilancio dei soggetti accreditati a legislazione vigente, un budget per l'attività di ricerca in Italia e all'estero pari al 10% dell'importo della borsa medesima. Questo budget è gestito dal Dipartimento sede di riferimento delle attività dello studente, secondo le specifiche procedure previste.

Dopo l’ammissione al corso, ad ogni studente è assegnato dal Collegio dei Docenti un tutor (e eventuale co-tutor), che funge da supervisore della ricerca e con cui concorda il piano annuale dell’attività formativa.
Alla fine di ogni anno, lo studente è tenuto a sottoporre all’approvazione del tutor la scheda consuntiva annuale delle attività svolte, inclusiva di un elenco analitico di tali attività, della certificazione delle idoneità conseguite e di una sintesi sulla attività di ricerca svolta (metodologia, obiettivi, risultati ottenuti). Il tutor verifica la coerenza dell’attività annuale svolta con il piano complessivo triennale del percorso formativo, di training e di ricerca dello studente. La scheda consuntiva firmata dal tutor deve essere trasmessa al coordinatore.

Acquisita la scheda consuntiva annuale, il Collegio dei Docenti valuta annualmente l’avanzamento del progetto di ricerca mediante una prova di verifica che consiste nella presentazione pubblica dei risultati raggiunti da ogni singolo studente. Il giudizio d’idoneità del Collegio dei Docenti è vincolante per l’ammissione all’anno successivo e/o all’esame finale.

I corsi dei fondamenti della ricerca sono organizzati in base a tre pilastri: Teorie, Metodi e Applicazioni.

Il pilastro Teorie comprende i corsi teorici di Micro-Macroeconomia e Teorie del Management.

Il pilastro Metodi comprende i corsi relativi a ricerca bibliografica, il disegno di ricerca, le tecniche di ricerca quantitative e qualitative, gli strumenti di analisi dei dati qualitativi e quantitativi.

Il pilastro Applicazioni è declinato in base alle esigenze di didattiche degli studenti mediante lezioni e seminari in coerenza con la tematica di ricerca scelta.

Completano il percorso formativo altre attività tra cui i corsi finalizzati allo sviluppo di soft skills, competenze linguistiche e competenze informatiche.

Il numero di crediti complessivi da conseguire nel triennio è di 180 CFU, con 1 CFU delle attività formative frontali che equivale a 7 ore accademiche di didattica. Il numero di crediti annuali acquisibili è di 60 CFU. Durante il triennio, occorre conseguire almeno 20 crediti in attività formative, equamente ripartiti tra attività disciplinari e attività interdisciplinari.

L’acquisizione dei crediti richiede la partecipazione all’attività formativa e una valutazione positiva da parte del docente responsabile del corso/laboratorio.

Il dottorato EMIS offre l'opportunità di acquisire competenze spendibili sia per carriere accademiche, sia per posizioni lavorative basate sulla conoscenza. I profili occupazionali previsti comprendono professioni nell'ambito delle entità organizzative che operano per il mercato, delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni non profit. Ciò è reso possibile dall’apprendimento maturato durante il programma di dottorato, finalizzato alla gestione della complessità dei fenomeni socio-economici nelle organizzazioni di piccolo-media e grande dimensione aperte alle sfide poste dal contesto internazionale. La sinergia tra competenze economiche, aziendali e matematico-statistiche promuove una formazione culturale ampia e flessibile, dove i principi concettuali degli ambiti di ricerca previsti dal progetto di dottorato garantiscono un pacchetto integrato di strumenti e conoscenze correlato a occupazioni nelle imprese, nelle associazioni di impresa, nelle istituzioni ed amministrazioni ed aziende pubbliche.

Nello specifico, gli sbocchi principali previsti sono:

  • profili manageriali di gestione delle attività della catena del valore (ricerca e sviluppo, accounting, controllo di gestione, marketing, vendite, risorse umane e capitale intellettuale) nelle imprese, nelle aziende e amministrazioni pubbliche e nelle istituzioni, comprese le ONG;
  • profili dirigenziali di gestione delle politiche in organismi pubblici (policy su innovazione, ambiente, territorio, welfare, gestione dell'integrazione tra le politiche);
  • ricercatori presso Università, organismi di ricerca pubblici e imprese.

Gli sbocchi occupazionali, inoltre, sono favoriti dalle esperienze internazionali che gli allievi svolgono durante il percorso di dottorato.

Il bando di concorso per l’ammissione al corso di Dottorato è consultabile e scaricabile alla pagina https://www.unipr.it/dottorati-iscrizione

Le altre informazioni a corredo e specificatamente riferite a EMIS saranno reperibili alla pagina https://www.unipr.it/dottorati-carriera-universitaria#paragraph-id--106372

Saranno banditi N. 21 posti con borsa di studio:

N.6 posti (N.3 dell’Università di Parma e N.3 dell’Università di Ferrara) afferiscono alle tematiche di ricerca caratterizzanti il corso di dottorato.

Seppure non esaustivi della compagine di ricerca svolta dal Collegio dei Docenti, si segnalano alcuni degli ambiti di ricerca coerenti con i curricula dei docenti:

  • Branding e creazione di valore
  • Consumer behavior e marketing management
  • Determinazione e comunicazione del valore nelle aziende
  • Economia della conoscenza, organizzazione, capitale umano e lavoro
  • Economia dell'ambiente e delle risorse naturali
  • Economia e management pubblico
  • Economia e politiche industriali: innovazione, produttività, crescita e convergenza
  • Finanza e risk management
  • Health care e management della salute
  • Imprenditorialità e strategia d'impresa
  • Misurazione delle performance, analisi di bilancio e controllo di gestione d'impresa
  • Politiche ed economia per l’agri-food
  • Risorse intangibili e sistemi di management, valutazione e reporting in chiave finanziaria e non-finanziaria
  • Scelte economiche in presenza di rischi

N.2 posti afferiscono a tematiche vincolate PNRR – Missione 4 componente 1 (D.M. 118/2023 art. 8)

1. Management della sostenibilità e del benessere individuale e collettivo

Il progetto di ricerca ha la finalità di analizzare le politiche sviluppate nell’ambito delle filiere alimentari per accrescere il grado di sostenibilità dell’offerta sia in termini ambientali che sociali. In tale quadro, interessa comprendere come la scelta sostenibile si espliciti anche in un vantaggio sia per le comunità locali che per i singoli individui che possono beneficiare di prodotti attenti alla salute e all’equilibrio ambientale. Oggetto di studio sono i diversi stakeholder che accompagnano lo sviluppo delle filiere alimentari che, da una parte, conferiscono risorse di diversa natura (spazio, risorse finanziarie, capitale umano, infrastrutture) e, dall’altra, beneficiano del valore generato in quel determinato territorio. Particolare attenzione è riservata al ruolo svolto dai consumatori finali, che rappresentano il principale riferimento delle politiche sostenibili messe in atto. Pertanto, la ricerca intende analizzare il grado di adesione dei consumatori a scelte di natura sostenibile volte a garantire il benessere individuale e collettivo nonché l’atteggiamento verso le politiche di sostenibilità adottate dalle imprese.

Altrettanta rilevanza è riconosciuta al contributo offerto dalle tecnologie digitali alla transizione sostenibile; in tale ambito, è investigata la presenza e l’utilizzo di applicazioni mobile in grado di facilitare l’adozione di comportamenti virtuosi da parte dei consumatori. Si prevede che il/la dottorando/a svolga un periodo di studio e ricerca all’estero per un periodo di sei mesi.

Responsabili scientifici: Proff. Donata Tania VERGURA, Guido CRISTINI, Sabrina LATUSI - Università di Parma

 

2. Management dell'Innovazione Digitale: il metaverso

Il progetto di ricerca intende approfondire le modalità e i processi di transizione digitale delle imprese con particolare attenzione al metaverso, un mondo virtuale in cui gli utenti vivono esperienze immersive attraverso le nuove tecnologie di intelligenza artificiale (AI) e realtà aumentata/virtuale (AR/VR). L'analisi è concentrata sullo studio dell'interazione tra imprese, brand e utenti per comprendere il ruolo che il metaverso svolgerà a integrazione della dimensione relazionale fisica. Particolare attenzione è dedicata al contributo fornito al miglioramento della customer experience e, più in generale, alla creazione del valore. 

Il progetto consentirà di estendere la conoscenza e la comprensione del modo in cui le relazioni si rimodellano nel mondo virtuale e le implicazioni per le imprese e la società. Contestualmente, saranno individuate ulteriori domande di ricerca riguardanti opportunità e sfide che il nuovo mondo virtuale offre sul piano delle relazioni con il mercato, le relazioni verticali e orizzontali tra imprese partecipanti al sistema del valore e relazioni interne all’organizzazione.  Il contesto di indagine è la filiera dei beni destinati al consumo finale (durevoli e non). Si prevede che il/la dottorando/a svolga un periodo di studio e ricerca all’estero per un periodo di sei mesi.

Responsabile scientifico: Prof. Beatrice LUCERI - Università di Parma

N.10 posti afferiscono a tematiche vincolate PNRR – Missione 4 componente 1 (D.M. 118/2023 art. 9).

1. Il ruolo del management nelle aziende sanitarie pubbliche

Le buone performance nella Pubblica Amministrazione – e, quindi, anche negli ospedali pubblici – in termini di qualità dipendono strettamente da coloro che gestiscono i servizi. In tale prospettiva, occorre sviluppare e premiare le competenze chiave del management sanitario pubblico. Il progetto di ricerca ambisce a sviluppare criteri e sistemi atti a definire le competenze di management e leadership efficaci per le aziende sanitarie pubbliche. Il/la dottorando/a avrà modo di studiare i modelli gestionali e organizzativi degli ospedali pubblici; dovrà ricercare i fattori critici di successo del management e contribuire fattivamente al miglioramento delle pubbliche amministrazioni. L’attività di ricerca permetterà di accrescere la conoscenza del sistema sanitario pubblico italiano, attraverso l’analisi empirica e lo sviluppo di casi studio. È prevista la stretta collaborazione con diverse aziende sanitarie pubbliche presenti sul territorio nazionale per un periodo di sei mesi e la presentazione dei risultati degli studi condotti a conferenze scientifiche nazionali e internazionali. Il/la dottorando/a dovrà, inoltre, trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a sei mesi.

Responsabile scientifico: Prof. Antonello ZANGRANDI - Università di Parma

2. Strumenti manageriali e performance nelle aziende sanitarie pubbliche

Il paradigma del New Public Management ha sottolineato la rilevanza per gli enti pubblici di adottare strumenti e logiche tipiche del settore privato al fine di migliorare le performance. È dunque strategico per i manager pubblici – e quindi anche per i manager delle aziende sanitarie pubbliche – conoscere, diffondere e utilizzare questi strumenti. Il progetto di ricerca mira ad approfondire le condizioni organizzative affinché gli strumenti manageriali possano generare migliori livelli di efficienza ed efficacia. Il/la dottorando/a avrà modo di studiare i modelli gestionali e organizzativi degli ospedali pubblici; dovrà ricercare i fattori critici di successo del management e contribuire fattivamente al miglioramento delle pubbliche amministrazioni. È prevista la stretta collaborazione con diverse aziende sanitarie pubbliche presenti sul territorio nazionale per un periodo di sei mesi e la presentazione dei risultati degli studi condotti a conferenze scientifiche nazionali e internazionali. Il/la dottorando/a dovrà, inoltre, trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a sei mesi.

3. La gestione delle azioni di sostenibilità nelle aziende del Servizio Sanitario Nazionale: misurazione dei risultati e valutazione dei progetti di innovazione nella prospettiva manageriale

Il progetto di ricerca ha la finalità di analizzare le strategie di sostenibilità (intesa nelle dimensioni ambientale, sociale ed economica) con riferimento alle aziende sanitarie ed ospedaliere che articolano il servizio sanitario nazionale. L’attenzione è focalizzata sull’individuazione di fattori facilitanti e impedenti il successo di azioni di sostenibilità di modo tale da identificare best practice, ed efficaci processi manageriali in grado di evidenziare il contributo della sanità al raggiungimento dei SDGs. Particolare attenzione è riservata all’individuazione di efficaci strumenti e framework di sustainability accounting, nonché all’analisi dell’utilizzo delle informazioni di sostenibilità per il decision-making. Il/la dottorando/a dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a sei mesi, a cui si aggiungono altri sei mesi presso le strutture dell’Azienda Usl della provincia di Ferrara.

Responsabili scientifici: Prof. Emidia Vagnoni – Università di Ferrara; Prof. Antonello Zangrandi - Università di Parma

4. Le valutazioni di impatto nella Pubblica Amministrazione

Il progetto di ricerca intende indagare i sistemi di valutazione dell’impatto economico e sociale – oltre ai modelli di rendicontazione della performance non finanziaria – negli enti pubblici e nelle società partecipate for profit e non profit. Grazie a questi sistemi le aziende pubbliche possono determinare gli effetti della loro attività sulle persone e sulle comunità, sulla salute e sull'ambiente. Inoltre, vengono a disporre delle informazioni necessarie per migliorare le proprie prestazioni e per comunicare in modo trasparente e affidabile agli stakeholder gli obiettivi e i risultati prodotti nell’ambito della sostenibilità. Funzionali allo scopo sono i modelli di rendicontazione della performance non finanziaria degli enti, con particolare riferimento ai principi ESG, che sono diventati un punto di riferimento sempre più importante per le aziende e le pubbliche amministrazioni che vogliono dimostrare il loro impegno nei confronti della società e dell’ambiente. Il progetto, in ottica economico aziendale, mira ad individuare le best practice italiane ed internazionali per definire un percorso di rendicontazione dell’impatto, e, in generale, della sostenibilità dei progetti portati avanti dalla PA. Si prevede che il/la dottorando/a svolga un periodo di studio e ricerca all’estero per un periodo di sei mesi. La durata del periodo di studio e ricerca in un’impresa, centro di ricerca o una pubblica amministrazione è fissata in mesi sei.

Responsabile scientifico: Prof. Marco FERRETTI - Università di Parma

5. Le partecipate pubbliche e la valutazione della performance: sistemi di valutazione della performance delle società partecipate pubbliche

Il progetto di ricerca intende indagare i sistemi di valutazione della performance delle società partecipate dalla PA. Le performance positive di queste società dipendono strettamente da coloro che gestiscono i servizi, nonché dai sistemi di misurazione delle performance adottati. L’obiettivo è sviluppare criteri e sistemi atti a definire le competenze di management e leadership efficaci per le società partecipate pubbliche, nonché l’insieme dei KPI che le medesime hanno necessità di sviluppare per il costante monitoraggio delle performance. Inoltre, alla luce dell’introduzione del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, la ricerca sarà volta a comprenderne l’impatto sulle società partecipate della Pubblica Amministrazione. La condizione di dissesto o pre-dissesto in cui versano molti enti pubblici è spesso imputabile al sistema delle partecipate e al loro impatto sul bilancio degli Enti soci. L’obiettivo del progetto di ricerca sarà, quindi, anche quello di analizzare i sistemi di valutazione delle performance delle società partecipate pubbliche per prevederne le possibilità di fallimento e/o eventuale ristrutturazione del debito. Il dottorando avrà modo di studiare i modelli gestionali e organizzativi delle società partecipate degli enti pubblici, attraverso l’analisi empirica e lo sviluppo di casi studio. È prevista la stretta collaborazione con diverse società partecipate pubbliche presenti sul territorio locale e nazionale per un periodo di sei mesi e la presentazione dei risultati degli studi condotti a conferenze scientifiche nazionali e internazionali. Il dottorando potrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero di sei mesi, al fine di acquisire nuove competenze e conoscere diverse realtà.

Responsabile scientifico: Prof. Pier Luigi Marchini - Università di Parma

6. Management delle cure primarie e della sanità di prossimità

Il progetto di ricerca intende indagare gli strumenti manageriali legati alla sanità di prossimità. La gestione dei pazienti cronici, l’integrazione ospedale-territorio e la presa in cura sono obiettivi che richiedono una riprogettazione degli ambiti assistenziali e la definizione di strumenti di misurazione delle performance al fine di avere percorsi diagnostico terapeutici efficienti, efficaci e tempestivi, questo con particolare riferimento ai bisogni di salute della popolazione anziana. In particolare, verrà analizzato il ruolo delle cure primarie nell’organizzazione e gestione delle cure domiciliari con una prospettiva nazionale e internazionale (missione 6 linea 1). Il/la dottorando/a dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a sei mesi, a cui si aggiungono altri sei mesi presso le pubbliche amministrazioni, le imprese o centri di ricerca.

Responsabile scientifico: Prof. Emanuele Antonio Vendramini - Università Cattolica del Sacro Cuore

7. Politiche pubbliche per contrastare l'inattività giovanile: ilproblema dei NEET

Il progetto di ricerca intende indagare il fenomeno dei NEET (giovani non occupati, non inseriti in percorsi di istruzione o formazione) nel mercato del lavoro (italiano ed europeo) con l’obiettivo di analizzare gli aspetti metodologici legati alla definizione di NEET, le determinanti del fenomeno, la sua durata, nonché gli strumenti e le politiche in grado di porvi rimedio. Trattandosi di un fenomeno con implicazioni non solo economiche ma anche sociali è importante analizzare tutte le definizioni possibili. Si tratta di una categoria svantaggiata del mercato del lavoro e diverse possono esserne le cause. Da ciò scaturisce la necessità di utilizzare e analizzare in modo critico la pluralità di definizioni introdotte dalle istituzioni. Un altro aspetto importante sono le determinanti del fenomeno; pertanto, verranno effettuate analisi econometriche per capire quali caratteristiche individuali e familiari penalizzano maggiormente i giovani ed ostacolano il loro inserimento nel mercato del lavoro. Con riferimento alla durata, risulta importante capire in primis se il fenomeno abbia un carattere di breve o di lunga durata, e nel caso si tratti di quest’ultima bisogna individuare quali sono gli aspetti più critici che determinano una trappola nella condizione di NEET, che porterebbe a un concreto rischio di marginalizzazione. Alla luce delle analisi svolte per analizzare le determinanti del fenomeno, la sua durata e gli aspetti definitori è fondamentale dedurre le principali implicazioni di policy. Il/la dottorando/a presso le pubbliche amministrazioni, le imprese o centri di ricerca.

Responsabile scientifico: Prof. Chiara MUSSIDA - Università Cattolica del Sacro Cuore

8. L’impatto della gamification sulla propensione ad assumere il rischio finanziario

Il progetto è finalizzato a rilevare gli effetti della gamification dell’investimento finanziario sulla percezione e propensione al rischio finanziario, utilizzando le evidenze di un’indagine sperimentale. Più nello specifico, il lavoro di ricerca intende verificare se la tecnologia agisce sulla sfera emotiva e cognitiva influenzando la propensione ad assumere il rischio finanziario.

Il progetto si basa sullo sviluppo di un esperimento che prevede tre fasi distinte:

  1. i partecipanti all’esperimento compilano un questionario volto a rilevare alcune caratteristiche sociodemografiche, conoscenze finanziarie di base, tolleranza al rischio, impulsività e altri tratti individuali (come l’overconfidence);
  2. i partecipanti all’esperimento inclusi nel Gruppo 1 (ossia il gruppo da sottoporre a trattamento in ambiente digitale – game context) simulano un certo numero di scelte di investimento, utilizzando un'applicazione sviluppata ad hoc che offra la possibilità di esperire l’investimento in prodotti tipicamente molto rischiosi, a cui sovente fanno riferimento le offerte abusive su cui vigila la CONSOB; nel mentre il Gruppo 2 segue un protocollo ad hoc;
  3. i partecipanti all’esperimento compilano un questionario volto a rilevare le percezioni associate alla simulazione delle scelte di investimento e i fattori che, nell’ambito della simulazione, possono aver influito sulle loro scelte.

Le risultanze dello studio potranno essere utilizzate anche per lo sviluppo di moduli di educazione finanziaria di giovani e adulti. Il/la dottorando/a dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a otto mesi, a cui si aggiungono altri dieci mesi presso le pubbliche amministrazioni, le imprese o centri di ricerca, ovvero CONSOB nel caso di specie.

Responsabili scientifici: Prof.ssa Giuliana BIRINDELLI e Dr. Mauro ALIANO- Università di Ferrara

9. La misurazione e individuazione di fenomeni di greenwashing nell’ambito della Sustainable Finance Disclosure Regulation

Il progetto intende individuare possibili misure di greenwashing e modalità di identificazione dello stesso. Il greenwashing è sempre più all’attenzione delle autorità di vigilanza e dei policymakers del settore finanziario. Ciò è particolarmente vero nel mercato dei prodotti finanziari sostenibili. In questo contesto, il greenwashing può minare la fiducia riposta nella finanza sostenibile

e la capacità del sistema finanziario nel suo complesso di convogliare i capitali privati verso investimenti sostenibili. Per gli operatori coinvolti, il greenwashing può comportare rischi finanziari e di reputazione e può causare l’allontanamento di investitori e clienti, con ripercussioni potenzialmente

gravi sull’attività e sulle prestazioni delle istituzioni finanziarie.

L’UE ha da tempo affrontato il greenwashing nel mercato finanziario promuovendo politiche e leggi sulla finanza sostenibile. In particolare, l’UE ha rafforzato la trasparenza (EU, 2022) e ha posto le basi per rendere più facile per gli investitori identificare opportunità di investimento credibili e rischi potenziali (EU, 2019; EU, 2020). Il focus del progetto potrà rivolgersi agli obblighi di trasparenza in materia di caratteristiche di sostenibilità dei prodotti del risparmio gestito in capo a gestori, intermediari finanziari e consulenti finanziari ai sensi della cosiddetta Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR).

Dal punto di vista metodologico il progetto suggerisce l’utilizzo di metodi di machine learning (ad es., NLP). Gli elementi così raccolti potranno essere utilizzati per calcolare uno score di greenwashing. Il/la dottorando/a dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a otto mesi, a cui si aggiungono altri dieci mesi presso le pubbliche amministrazioni, le imprese o centri di ricerca, ovvero CONSOB nel caso di specie.

Responsabile scientifico: Prof.ssa Giuliana BIRINDELLI e Dr. Mauro ALIANO- Università di Ferrara

10. Strategia di sostenibilità nel sistema sanitario e nelle aziende sanitarie locali: un’analisi delle implicazioni manageriali, organizzative e di performance economico-finanziaria

Nella prospettiva economico-aziendale, il presente progetto intende identificare la misura in cui i processi di management delle aziende del sistema sanitario – alla luce delle policy di sistema – incorporano le dimensioni di sostenibilità. Più nello specifico, attraverso metodi di ricerca quantitativi e qualitativi, il progetto è inteso a perseguire i seguenti obiettivi:

  • identificazione delle variabili chiavi di successo e degli indicatori di performance (KPI) connessi al monitoraggio di azioni strategiche convergenti rispetto alle strategie di sostenibilità ambientale e sociale;
  • stima dell’impatto che le performance di sostenibilità sociale ed ambientale generano sulla dimensione economico-finanziaria;
  • identificazione della misura in cui i principi di sostenibilità sono assorbiti nella progettazione delle strutture sanitarie;
  • analizzare la misura in cui l’innovazione tecnologica (ad es. la digitalizzazione, la telemedicina) determina un miglioramento delle performance in termini di sostenibilità sociale ed ambientale.

In sanità il contributo al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità appare ancora eterogeneo e scarsamente investigato, nonostante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbia più volte richiamato la necessità di ricorrere all’approccio One Health (WHO, 2017). La sostenibilità dei sistemi sanitari rappresenta inoltre, un obiettivo rilevante dei Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il/la dottorando/a dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari a sei mesi, a cui si aggiungono altri sei mesi presso le pubbliche amministrazioni, le imprese o centri di ricerca.

Responsabile scientifico: Prof.ssa Emidia Vagnoni - Università di Ferrara

N.1 posto afferisce a tematiche vincolate PNRR – Missione 4 componente 1 (D.M. 118/2023 art. 10)

1. Storia della costruzione della cultura della tradizione

Il progetto di ricerca intende analizzare il profondo processo di cambiamento sociale che, negli anni Ottanta, introdusse il “diritto al gusto” anche per le classi popolari, superando la distinzione molto netta tra consumi popolari e consumi di élite, contribuendo alla “democratizzazione” del buono e del bello, un processo che ha rappresentato un cambiamento di costume ancora oggi visibile e ha creato un importante driver di consumo e di crescita economica. Il progetto di ricerca analizzerà questo cambiamento come parte di un cambiamento sociale più ampio, che coincide con la fine delle grandi narrazioni ideologiche e rappresenta una cerniera che introduce agli anni più recenti della nostra storia, in cui il rapporto tra territori, prodotti e comportamenti di consumo è divenuto molto più stretto che in passato. Il progetto di ricerca prenderà in considerazione diversi esempi emblematici di questo processo: le esperienze editoriale del Gambero Rosso e de La Gola, come anche la nascita di Slow Food, come pure l’esperienza – finita sottotraccia – delle De.Co. (che stanno riprendendo ora quota). Il filo rosso di tutta la ricerca sarà rappresentato dallo studio e dalla comprensione delle motivazioni che hanno portato il rapporto tra territori e prodotto a divenire un driver così importante della catena del valore dell’agro-food. Si prevede che il/la dottorando/a svolga un periodo di studio e ricerca all’estero per un periodo di sei mesi. La durata del periodo di studio e ricerca in un’impresa, centro di ricerca o una pubblica amministrazione è fissata in mesi sei.

Responsabile scientifico: Prof. Stefano MAGAGNOLI – Università di Parma

N. 2 posti afferiscono a tematiche vincolate PNRR – Missione 4 componente 2 (D.M. 117/2023)

1. Storia delle skills e delle professioni alimentari come patrimonio culturale (cofinanziato da Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena)

Il progetto di ricerca intende indagare il ruolo avuto dalle tecniche e dalle professioni alimentari nella costruzione del capitale reputazionale dei prodotti alimentari italiani. L’affermazione sui mercati internazionali dei prodotti italiani, basata sulla presenza di un crescente capitale reputazionale, è stata resa possibile da diversi fattori, tra cui il ruolo delle tecniche e delle professioni, dei saperi e delle sensibilità, delle capacità dei luoghi di creare ecosistemi valoriali e produttivi capaci di valorizzare economicamente settori produttivi che, in certi casi, come l’agricoltura e l’industria agroindustriale, scontavano debolezze sistemiche. Il progetto di ricerca ricostruisce l’evoluzione storica di questi fenomeni che, dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi, rappresentano uno dei fattori più rilevanti del successo dei prodotti italiani. La ricerca analizzerà inoltre il tema della sostenibilità, in particolare economica e sociale, considerando che sarà nel prossimo futuro una delle sfide più importanti del sistema produttivo italiano. Il progetto di ricerca, cofinanziato sui fondi PNRR dal Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, ha l’obiettivo di formare una figura altamente qualificata nei temi di studio indicati, le cui competenze abbracciano sia la dimensione scientifica della ricerca sia quella più concretamente vicina alle aspettative del mondo produttivo. Si prevede che il/la dottorando/a svolga un periodo di studio e ricerca all’estero per un periodo di sei mesi. La durata del periodo di studio e ricerca in impresa è fissata in mesi sei.

Responsabile scientifico: Prof. Stefano MAGAGNOLI – Università di Parma

2.Tax-gap dei tributi locali: il ruolo della cooperazione intercomunale e della tecnologia di gestione dei servizi (cofinanziato da IRES Piemonte)

Il tax gap dei tributi locali è notoriamente più elevato di quello dei tributi nazionali. Infatti, in particolare i comuni sembrano avere un’efficacia più bassa dell’amministrazione centrale nel combattere l’evasione dei tributi locali. Potrebbe risultare ragionevole pensare che l’attività di accertamento e riscossione dei tributi a livello comunale possa essere esercitata in modo più efficace ed efficiente al di sopra di una certa dimensione. Una soluzione adottata da alcuni comuni di piccole dimensioni è stata quella di costituire un unico Ufficio Tributi che gestisca tutta la fase di riscossione dei tributi locali all’interno di una collaborazione intercomunale come l’Unione di Comuni. Al candidato sarà richiesto di costruire una banca dati del tax gap delle varie imposte, tasse e tariffe locali. Questa sarà poi unita ad una banca dati dei comuni italiani contenente le caratteristiche socioeconomiche e le informazioni sulla cooperazione intercomunale con la data esatta di inizio ed eventuale cessazione. La ricerca indagherà tramite l’ausilio di appropriati strumenti econometrici se l’entrata in Unione del servizio di gestione dei tributi locali abbia diminuito il tax gap dei tributi locali, differenziando il risultato anche per tipologia di tributo e caratteristiche socioeconomiche del comune. Inoltre, il dataset permetterà di distinguere i comuni che applicano regimi di tariffazione puntuale per la raccolta dei rifiuti. La tariffazione puntuale potrebbe aver permesso ai comuni di facilitare l’attività di accertamento. Il candidato verificherà tramite adeguati strumenti econometrici se l’introduzione della tariffazione puntuale abbia fatto diminuire il livello di evasione. L’esito della ricerca è di estremo rilievo per permettere agli enti locali di esercitare una reale autonomia di spesa tramite adeguate risorse finanziarie proprie. Il dottorando dovrà trascorrere un periodo di studio e ricerca all’estero pari ad almeno sei mesi, a cui si aggiungono altri sei mesi presso il centro di ricerca IRES Piemonte.

Responsabile scientifico: Prof. Leonzio RIZZO – Università di Ferrara

Beatrice LUCERI, Coordinatrice, Univeristà di Parma, SECS-P/08 - Economia e gestione delle Imprese

Emidia VAGNONI,  Coordinatrice Vicaria, Università di Ferrara. SECS-P/07 - Economia Aziendale

 

Erindi ALLAJ, Univ. Parma, SECS-S/06 - Metodi mat. dell'economia e Scienze Attuariali e Finanziarie

Paolo ANDREI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Filippo ARFINI, Univ. Parma, AGR/01 - Economia ed Estimo Rurale

Stefano AZZALI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Donatella BAIARDI, Univ. Parma, SECS-P/02 - Politica Economica

Federica BALLUCHI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Silvia BELLINI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Alessandro CALVIA, Univ. Parma, SECS-S/06 - Metodi mat. dell'economia e Scienze Attuariali e Finanziarie

Gianluca CAPONE, Univ. Parma, SECS-P/06 - Economia Applicata

Maria Grazia CARDINALI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Andrea CERIOLI, Univ. Parma, SECS-S/01 - Statistica

Aldo CORBELLINI, Univ. Parma, SECS-S/03 - Statistica Economica

Doriana CUCINELLI, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Marco FERRETTI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Guido CRISTINI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Luca FORNACIARI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Katia FURLOTTI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Gino GANDOLFI, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Marco IEVA, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Fabio LANDINI, Univ. Parma, SECS-P/06 - Economia Applicata

Andrea LASAGNI, Univ. Parma, SECS-P/06 - Economia Applicata

Sabrina LATUSI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Fabrizio LAURINI, Univ. Parma, SECS-S/03 - Statistica Economica

Stefano MAGAGNOLI, Univ. Parma, SECS-P/12 - Storia Economica

Marco MAGNANI, Univ. Parma, SECS-P/02 - Politica Economica

Maria Cecilia MANCINI, Univ. Parma, AGR/01 - Economia ed Estimo Rurale

Pier Luigi MARCHINI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Tatiana MAZZA, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Mario MENEGATTI, Univ. Parma, SECS-P/01 - Economia Politica

Davide PELLEGRINI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Gianluca PODESTÀ, Univ. Parma, SECS-P/12 - Storia Economica

Massimo REGALLI, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Simona SANFELICI, Univ. Parma, SECS-S/06 - Metodi mat. dell'economia e Scienze Attuariali e Finanziarie

Paola Gina Maria SCHWIZER, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Maria Gaia SOANA, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Giulio TAGLIAVINI, Univ. Parma, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Veronica TIBILETTI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Donata Tania VERGURA, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Antonello ZANGRANDI, Univ. Parma, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Cristina ZERBINI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Cristina ZILIANI, Univ. Parma, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

 

Mauro ALIANO, Univ. Ferrara, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Silvia BERTARELLI, Univ. Ferrara, SECS-P/01 - Economia Politica

Stefano BONNINI, Univ. Ferrara, SECS-S/01 - Statistica

Enrico BRACCI, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Greta CESTARI Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Caterina COLOMBO, Univ. Ferrara, SECS-P/02 - Politica Economica

Enrico DEIDDA GAGLIARDO, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Fabio DONATO, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Roberto FAZIOLI, Univ. Ferrara, SECS-P/03 - Scienza delle Finanze

Fulvio FORTEZZA, Univ. Ferrara, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Federico FRATTINI, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Marianna GILLI, Univ. Ferrara, SECS-P/02 - Politica Economica

Sandrine LABORY, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Salvatore MADONNA, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Susanna MANCINELLI, Univ. Ferrara, SECS-P/02 - Politica Economica

Giuseppe MARZO, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Giovanni MASINO, Univ. Ferrara, SECS-P/10 - Organizzazione Aziendale

Sabrina MASTURZI, Univ. Ferrara, IUS/04 - Diritto Commerciale

Antonio MUSOLESI, Univ. Ferrara, SECS-P/05 - Econometria

Beatrice ORLANDO, Univ. Ferrara, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Chiara POLLIO, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Giorgio PRODI, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Stefania RAGNI, Univ. Ferrara, SECS-S/06 - Metodi mat. dell'economia e Scienze Attuariali e Finanziarie

Laura RAMACIOTTI, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Leonzio Giuseppe RIZZO, Univ. Ferrara, SECS-P/03 - Scienza delle Finanze

Ugo RIZZO, Univ. Ferrara, SECS-P/02 - Politica Economica

Lauretta RUBINI, Univ. Ferrara, SECS-P/06 - Economia Applicata

Alessandra VECCHI, Univ. Ferrara, SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese

Stefano ZAMBON, Univ. Ferrara, SECS-P/07 - Economia Aziendale

  

Luca BAGNATO, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-S/01 - Statistica

Enrico BELLINO, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-P/01 - Economia Politica

Matteo COTUGNO, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Andrea LIPPI, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-P/11 - Economia degli Intermediari Finanziari

Mario MARINONI, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-P/07 - Economia Aziendale

Nicolò PECORA, Univ. Cattolica del Sacro Cuore, SECS-S/06 - Metodi mat. dell'economia e Scienze Attuariali e Finanziarie

  

Elisa BARBIERI, Univ. "Ca' Foscari" VENEZIA, SECS-P/06 - Economia Applicata

Michele BIGONI, Univ.  Kent (UK), SECS-P/07 - Economia Aziendale

Marco Rodolfo DI TOMMASO, Univ. Bologna, SECS-P/06 - Economia Applicata

Roberto IORIO, Univ. Salerno, SECS-P/06 - Economia Applicata

Gaetano VECCHIONE, Univ. Napoli Federico II, SECS-P/06 - Economia Applicata

Rappresentanti dei dottorandi del 39esimo ciclo è il dott. Giovanni Romano

Modificato il

Contenuti correlati

PILASTRO APPLICAZIONI

Seminari di approfondimento della ricerca in Micro-macroeconomia (primo e secondo anno)I seminari sono erogati sia dai docenti che partecipano al Collegio dei Docenti sia da...
Scopri di piùPILASTRO APPLICAZIONI

PILASTRO TEORIE

Micro-Macroeconomia  (42 ore; primo anno)prof. Carlo Rosa, prof. Gabriel Brondino, prof. Marco Magnani, prof.ssa Silvia BertarelliIl corso offre ai dottorandi...
Scopri di piùPILASTRO TEORIE

PILASTRO METODI

Banche dati per la ricerca bibliografica (9 ore; primo anno)prof.ssa Cristina Zerbini, dott.ssa Laura L'Episcopo, dott.ssa Giada CostaIl corso intende fornire le conoscenze circa...
Scopri di piùPILASTRO METODI

ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE

Il corso prevede alcune attività formative finalizzate allo sviluppo di soft skills, competenze linguistiche e competenze informatiche.Perfezionamento linguisticoLa Scuola di...
Scopri di piùALTRE ATTIVITA' FORMATIVE